mercoledì 30 maggio 2012

Il Campus Could facilita il confronto

La mattinata si sta dimostrando veramente ricca di spunti interesanti che vorrei condividere con voi.
Innanzitutto il modello della condivisione di prossimità è decisamente funzionale in termini di creatività.
Piccoli gruppi di persone che si relazionano in modalità ono to one, producono una mole di idee, proposte, suggerimenti che può essere gestito e soprattutto capitalizzato da ognuno di loro in tempo reale, con una soluzione di continuità senza pari.
Un problema che sembra difficile da risolvere per un singolo individuo, diventa quasi un non problema se viene condiviso da un gruppo di persone.
Lo so, sembra intuitivo e scontato, ma quanti di noi possono veramente dire di usare questo approccio nella nostra vita quotidiana di professionisti?

E questo vale ancora di più per gli imprenditori che quasi sempre sono costretti a dare priorità a questioni operative legate alla routine produttiva.
Questa mattina gli imprenditori stanno imparando il dialogo, l'ascolto, la collaborazione e la condivisione grazie anche ad un facilitatore d'eccezione, Phil Taylor.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. È stato un piacere averti nostra ospite (p.s. vieni a fare un giro anche sul mio blog http://www.gelosi.it) CIAO

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